Sfogliando le pagine – cartacee o digitali – dei principali quotidiani, guardando il telegiornale o scorrendo lungo il feed della nostra bacheca di Facebook, ci sarà sicuramente capitato di sentir nominare il cosiddetto Superbonus 110%, la maxiagevolazione introdotta dal Decreto Rilancio che prevede detrazioni fiscali sugli interventi votati all’efficientamento energetico e alla riduzione del rischio sismico di edifici e abitazioni.
Data la natura squisitamente tecnica dell’argomento e la complessità delle procedure da attivare per usufruire degli incentivi garantiti dal bonus, sebbene quasi tutti ne parlino, pochi in realtà hanno una profonda conoscenza della materia. In particolare, un elemento spesso trascurato nella discussione sul Superbonus 110% sono i rischi in cui possono incorrere i committenti dei lavori, siano essi i proprietari degli immobili, gli amministratori di condominio o le imprese edili. Uno su tutti: dover restituire l’agevolazione debitamente percepita.
Se dopo l’accertamento fiscale il credito d’imposta maturato viene revocato, infatti, il committente dovrà restituire le somme percepite tramite il Superbonus 100%. Fortunatamente, è possibile cautelarsi da un tale rischio. Come? Stipulando una polizza assicurativa dedicata, come per esempio la polizza Super Bonus Protetto proposta dal NET2WORK.IT
Le garanzie di Super Bonus Protetto rimangono attive anche se il credito fiscale sia stato ceduto a banche o ad altre compagnie assicurative.